Finalmente si ricomincia! E, devo dire, si ricomincia nel modo migliore: una sfida che è molto di più. Ho sempre pensato che partecipare ad MTC fosse per me un banco di provo sicuramente ma soprattutto un modo per conoscere ed imparare.
La mia è di certo una cucina "casalinga" e semplice e continuerà ad esserlo per scelta e per necessità (la mia allergia poco mi concede di esplorare mondi diversi!) ma affacciarmi a "sbirciare" tra spezie e intingoli dai nomi strani, curiosare fra metodi nuovi di cottura e fantasiose presentazioni, mi piace davvero ed è fonte di stimoli sempre nuovi.
La scelta fatta da Acquaviva Scorre è stata eccellente: un alimento come il riso si presta a mille interpretazioni ed il post di presentazione è davvero da manuale!
Dovendo decidere la ricetta son partita dall'ingrediente che avrebbe accompagnato il riso e ho deciso per i calamari (che in verità non dovrei mangiare ma ho fatto volentieri una trasgressione!!).
Nello specifico quelli che ho usato hanno per me un sapore speciale perché legati al ricordo di due splendidi giorni passati a Portopalo, un piccolissimo paese di pescatori nella punta estrema della Sicilia, insieme a persone a me molto care, giorni che si sono conclusi con l'acquisto di tanto pesce appena pescato.
Credetemi se vi dico che comprare il pesce appena sceso dai pescherecci è tutta un'altra cosa!
La mia scelta per questa sfida n.41 di MTC è ricaduta su una cottura pilaf e ho scelto un riso venere nero per via di quel suo gusto particolare quasi un po' "tostato" e la sua naturale callosità che trovo perfetto per bilanciare la dolcezza dei calamaretti.
Ingredienti per 4 persone
240 gr di riso venere
300 gr di calamaretti
1 l di brodo di pesce
1 bicchiere di pinot grigio
1 scalogno piccolo
1 cucchiaio di pistilli di zafferano
50 gr di parmigiano reggiano
olio e.v.o q.b.
1 peperone rosso
sale q.b
Per il brodo di pesce
1 l di acqua1 carota
sedano
qualche grano di pepe nero
teste e lische di pesce
Lavare bene i calamari, tagliarli ad anelli e mettere ad asciugare.
Mettere a cuocere il litro d'acqua salata insieme ai sapori e alle teste e lische di pesce.
Lavare il riso ripetutamente finchè l'acqua risulterà limpida, quindi lasciarlo in ammollo per almeno 30 minuti, seguendo il metodo che Acquaviva ha dettagliatamente illustrato.
Tagliare a rondelle sottili lo scalogno, mettere in un tegame di acciaio con un paio di cucchiai d'olio, fare imbiondire e dunque aggiungere i calamaretti e poi il riso.
Lasciare che il riso si tosti leggermente e sfumare con il Pinot, continuare la cottura a fuoco moderato e dunque aggiungere il brodo di pesce e coprire il tegame con un coperchio.
Intanto che il riso prosegue la sua cottura, che richiederà circa 18-20 minuti, pulire, lavare e tagliare a listarelle sottili il peperone e dorarle in olio caldo.
Quando il riso avrà assorbito il brodo ma sarà ancora un po' al dente aggiungere il parmigiano mantecare togliendo dalla fiamma ed i pistilli di zafferano.
Far riposare per un paio di minuti e quindi servire decorando il piatto con le listarelle di peperone
Eccome se lo so cosa signifca comprare il pesce direttamente dai pescatori!! anzi ora che ci pesno ...ho ancora circa 300 grammi di calameretti in freezer!!! Baci Flavia
RispondiElimina..e lo so che losai...eravamo insieme a comprarlo! ahahahah
RispondiEliminala tua ricetta racconta che cucina con passione, cura ed entusiasmo. Piatto solare, profumi ed abbinamenti stimolanti e ottima riflessione sulle consistenze.
RispondiEliminaGrazie Acquaviva, sono contenta che emergano i tre sentimenti che mi animano in cucina (e non solo!!)!
RispondiEliminaeccomi presente!
RispondiEliminala terza compagna di quel bellissimo viaggio.....a quanto pare i tuoi calamari li hai maritati nel migliore dei modi... ottima scelta...posso immaginare il profumoooo...ahhhh come ci ritornerei!
Ma torniamoci subitoooo!
RispondiEliminaPurtroppo non so cosa voglia dire acquistare il pesce dai pescatori direttamente ma il riso venere lo conosco bene!
RispondiEliminaHo provato a fare anch'io una ricetta con il riso nero ma ho scelto di non *giocarla* perchè, pur buonissima, non era presentabile e fotogenica.
Visto che oramai la gara è alla fine, ed avendo ancora un po' di riso venere.... beh, mi manca il pesce e mi sa che mi dovrò accontentare di quello del pescivendolo di fiducia ma... questa ricetta te la copio.
A presto
Nora
Bè spero tu possa venire prima o poi in questa mia terra di mare e di sole....e magari andremo a comprare il pesce insieme!
RispondiEliminaquesto è un post che potrei aver scritto io: per l'amore per il cibo, più teorico che reale, perchè sono devastata dalle allergie e posso mangiare davvero pochissime cose (e praticamente nulla, fuori casa); per un mtchallenge che ormai è una rassegna di fuoriclasse e che ha avuto una ripartenza stellare, con un tema molto complesso, spiegato perfettamente ma ancor più perfettamente compreso e interpretato; per l'amore per Porto Palo e tutta la parte più estrema della Sicilia, per il pesce appena pescato, per il riso abbinato ai molluschi, che se fatto bene è una delle bontà della vita. E tu lo hai cucinato con grande maestria e con la cura che ormai è la firma che lasci a tutto quello che prepari per noi: grazie davvero e complimenti!
RispondiEliminaImmagino io e te a pranzo...pane acqua e fantasia! ahahahahahah
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