Mai come questa volta ho penato, sudato le fatidiche sette camicie, sdilliriato (che nel vocabolario siciliano-italiano più o meno si traduce con "imprecato"!!), pronta a mandare a quel paese il tentativo di fare gli gnocchi. E dire che quelli di patate cacio e pepe sono stati una passeggiata...e dire che ho il permesso di sostituire ed eliminare ciò che mi è vietato mangiare.. (v. allergia al nichel).
Il primo tentativo di sostituzione delle patate... beh...quello si è trasformato in tante ottime frittelle.... e il secondo tentativo, un enorme gnoccolone che sembrava piuttosto un mango, è stato consumato in religioso silenzio dalle mie cavie consce della mia frustrazione. Ma io sono cocciuta come un mulo, a volte pregio a volte difetto, questa volta pregio perché finalmente il terzo tentativo mi ha pienamente soddisfatta.
Certamente cucinare senza spezie, senza aromi che fanno ricco qualsiasi piatto non è semplice, bisogna sempre cercare qualcosa che gratifichi il palato pur mantenendo l'armonia d'insieme. E allora ecco i miei gnocchi fatti con la mia adorata zucca, ripieni di asiago, serviti con una salsa di scalogno e guarniti di crudo caramellato. Per le dosi mi sono attenuta rigorosamente a quelle date dalla nostra Annarita nel suo post che conserverò gelosamente perché è davvero imperdibile.
Con questa ricetta partecipo con vera soddisfazione alla gara 59 di MTC
Ingredienti per gli gnocchi per 4 persone
600 g di zucca
130 g di farina
50 g di parmigiano reggiano
1 uovo
sale
pepe
Per il ripieno
100 g di Asiago dop
Private la zucca della buccia e dei semi, tagliatela in piccoli pezzetti e passate al microonde a 650w: consiglio di procedere 30" per volta fino a cottura.
Passate la zucca, aggiungete gli ingredienti e amalgamate per bene.
Tagliate a cubetti l'Asiago.
Mettete a bollire una pentola capiente con acqua e sale.
Aiutandovi con un cucchiaio prendete un poco di impasto e adagiatelo nell'incavo della mano, inserite uno o più cubetti di Asiago e chiudete con un altro poco di impasto.
Formate una pallina e se occorre cospargete con farina di riso che, come ci dice Annarita si scioglierà in acqua ed eviterà di rendere colloso lo gnocco.
Quando l'acqua sarà giunta a bollore gettate gli gnocchi e lasciate cuocere per circa 5 minuti (dipenderà dalla dimensione che avrete dato ai vostri gnocchi).
Tirateli su con una paletta bucata e condite subito
Passate la zucca, aggiungete gli ingredienti e amalgamate per bene.
Tagliate a cubetti l'Asiago.
Mettete a bollire una pentola capiente con acqua e sale.
Aiutandovi con un cucchiaio prendete un poco di impasto e adagiatelo nell'incavo della mano, inserite uno o più cubetti di Asiago e chiudete con un altro poco di impasto.
Formate una pallina e se occorre cospargete con farina di riso che, come ci dice Annarita si scioglierà in acqua ed eviterà di rendere colloso lo gnocco.
Quando l'acqua sarà giunta a bollore gettate gli gnocchi e lasciate cuocere per circa 5 minuti (dipenderà dalla dimensione che avrete dato ai vostri gnocchi).
Tirateli su con una paletta bucata e condite subito
Per la salsa allo scalogno
5/6 scalogni grossi
2 cucchiai da tavola di brandy
1 noce di burro
sale
pepe bianco
acqua q.b.
Mondate gli scalogni, tagliateli sottilissimi e metteteli in una padella larga coperti d'acqua e stufate a fiamma bassa. Quando saranno praticamente sciolti aggiungete il brandy e sfumate a fiamma alta. Aggiungete il burro che servirà per legare la salsa, salate, pepate e spegnete.
Per il prosciutto caramellato
3 fette di prosciutto crudo
50 g d'acqua
25 g di zucchero
pepe
Fate bollire l'acqua con lo zucchero fino ad ottenere lo sciroppo.
Tagliate il prosciutto a striscioline larghe mezzo cm e lunghe 5.
In una padella antiaderente già calda fate asciugare il grasso ma senza friggere. Passate le striscioline su carta assorbente e intingetele poi nello sciroppo.
Adagiatele su carta forno, pepate e passate in forno a 180° per 2/3 minuti.
Condite velocemente gli gnocchi e guarniteli con le striscioline di prosciutto. Servire subito
Tanto tuonò che piovve! Evviva la testardaggine sicula che ti ha portata a questo eccellente risultato. E non era per niente facile, eh no!
RispondiEliminaGrazie!
EliminaBellissimi!!Adoro la zucca quindi....come non amare questi gnocchi?
RispondiEliminaGrazie di cuore Antonella!
EliminaChe dellizia, buonissimi! :)
RispondiEliminaGrazie!!
EliminaSorpresa! Beh il tuo piatto è davvero una poesia, adesso parlo anch'io di quello di porcellana ... per la ricetta, amando sia la zucca che lo scalogno, penso che mi adatterei molto bene al nichelfree :-)
RispondiEliminaGrazie infinite Fabio!
EliminaBel piatto, ingredienti squisiti che adoro e infatti li ho usati anche io, bravissima Marina!!!
RispondiEliminaGrazie Cecilia! Le nostre ricette in effetti hanno tanto in comune!
EliminaLo so sono in ritardo, ma sempre virtualmente vicina, immagino sia parecchio difficile fare degli gnocchi senza patate, perchè molte verdure sono piuttosto "acquose", questi sono bellissimi, vanno benissimo per me e devo solo farti notare una mancanza: non mi hai invitato! Io mi candido a tua cavia personale! Baciotti e la tenacia è una grande virtù, bisogna, solo, ogni tanto lasciarla andare un po' in vacanza! Un abbraccio
RispondiEliminaPrima o poi ci ritroveremo davanti ai fornelli a cucinare insieme!
EliminaPovere le tue cavie...! Però molto spesso la cocciutaggine premia: hai fatto degli gnocchi originali e gustosi. Mi piace molto l'idea del crudo caramellato! Baci
RispondiEliminaSono cavie per libera scelta....o quasi! Grazie Andrea!
EliminaAmmiro tantissimo la tua testardaggine perchè ti ha portato a fare degli gnocchi davvero buoni. Ammiro anche la fatica che devi mettere quotidianamente nella realizzazione dei piatti che alla fine devono essere gradevoli e ben bilanciati nonostante i moltissimi divieti. Grazie di aver partecipato, grazie di avere 'na capa tosta e grazie per averci regalato questa splendida ricetta.
RispondiEliminaSono contenta di non aver mollato!
EliminaCenere sul capo (il mio) perche' pensavo che le patate fossero uno di quegli ingredienti universali, che mettono d'accordo tutti. Dove non sono arrivata io, e' arrivata pero' la tua capa tosta e il tuo neurone gagliardo, con un piatto capace di mettere d'accordo tutti, da quanto e' saporito e ben bilanciato. brava!
RispondiEliminaGrazie infinite!
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