martedì 27 gennaio 2015

Plumcake al mandarino. Happy birthday Ale!



Ebbene si! Abbiamo tramato...zitte zitte... con qualche difficoltà di comprendonio....cercando un po' di tempo per studiare... vagliare e scegliere... Ebbene si: MTC ha fatto proprio del suo meglio per farti una sorpresa! Gli auguri ti arrivano da ogni parte d'Italia e non solo! 
Lontana? Ma quando mai!! Più presente che mai! Peccato solo non poterti tirare le orecchie!
Auguri Alessandra e per la prima volta spegnerai le candeline sulla "tolta" ;) !!
Spero continuerai a pubblicare meraviglie sul tuo blog An old fashioned lady!
E per poter idealmente festeggiare insieme a te io ho scelto il tuo plumcake al mandarino...buono da morire!




Ho apportato solo una piccola modifica alla ricetta originale: poca, pochissima glassa che qui in famiglia è veramente poco amata.
Di seguito riporto esattamente la ricetta di Alessandra


Ingredienti per uno stampo da un litro

250 g di farina 00
250 g di burro morbido
250 g di zucchero semolato
4 uova
4 mandarini
un bicchierino di mandarinetto ( o Cointreau)
1 bustina di lievito vanigliato

Per la glassa
250 g di zucchero a velo
qualche goccia di succo di mandarino



Montate il burro con lo zucchero, fino ad ottenere un impasto spumoso. Aggiungeteci le uova, ad una ad una, sempre montando, il bicchierino di liquore , la scorza grattugiata di due mandarini e, infine, la farina setacciata col lievito.
Imburrate bene una teglia antiaderente da plum cake e riempitela con metà del composto. Disponetevi sopra gli spicchi dei mandarini, pelati a vivo, e ricoprite con il restante impasto.
Infornate a 190 gradi per almeno 45 minuti ( ma anche un'ora, in certi casi) Se dovesse scurire troppo, coprite la superficie con un foglio di alluminio.
Aspettate che si sia raffreddato, prima di sformarlo.
Quando è completamente freddo, glassatelo, dopo aver mescolato lo zucchero con pochissime gocce di succo di mandarino.
E' perfetto per la colazione del mattino o per l'ora del tè

lunedì 19 gennaio 2015

Canederli primo sale su un letto di macco di fave

Si ricomincia con le nostre gare  o dovrei piuttosto dire con le nostre "lezioni". E si perché partecipare ad MTC è come andare a scuola ed imparare continuamente. Cambiano gli insegnanti e le "materie" ed sempre intrigante e stuzzicante (ma quando andavo davvero a scuola non era così piacevoleee!!)
La ricetta di questo mese ci porta ad un mondo semplice e forse un po' dimenticato, un mondo fatto di poco ma che appagava ugualmente; forse è proprio vero quel che diceva mia nonna, che basta poco per star bene...è quando si ha troppo che si è insoddisfatti.
I canederli, piatto davvero svuotafrigo. Seguendo le precise istruzioni di Monica del blog One in A million ho preferito una versione a base di formaggio e servita su un letto di macco di fave. Nord chiama Sud...
Con questa ricetta partecipo alla gara n.44 di MTC.

 
 
 
 



Per il brodo vegetale

1 scalogno
2 zucchine verdi
2 patate grosse
1 costa di sedano
sale q.b
olio e.v.o.
2 litri d'acqua

Un brodo vegetale decisamente anomalo dettato dalle mie necessità "allergiche": chiaramente chi non ha i miei stessi problemi potrà fare un brodo vegetale più classico aggiungendo carote, pomodori e  spezie a piacimento.
Pulire, lavare e tagliare le verdure e metterle in abbondante acqua facendo cuocere a fiamma bassa per circa 1 ora o comunque per il tempo necessario per la cottura delle verdure. Frullare e filtrare il brodo ottenuto. Aggiungere il sale e l'olio e cuocere per altri 5 minuti.

Per il macco di fave


500 gr di fave secche
1/2 scalogno
olio e.v.o.
1 cucchiaino di sale
finocchio riccio

Lavare sotto l'acqua corrente le fave e quindi metterle in ammollo in una ciotola completamente coperte d'acqua. Di solito preferisco fare questa operazione la sera prima lasciando a riposo le fave per l'intera notte. Dopo che siano trascorse almeno 12 ore sciacquare ripetutamente le fave, metterle in una pentola preferibilmente di coccio insieme allo scalogno e coprire d'acqua. Far cuocere a fuoco lento fino a che le fave non si presentino quasi in forma di crema. aggiustare di sale ed olio e ultimare la cottura per altri 5 minuti. Dividere in due parti i legumi: frullare una metà in modo da ottenere una crema vellutata ed unirla alle altre fave. Solitamente aggiungo il finocchio riccio già in cottura ma volendo ottenere un gusto più delicato per non soverchiare i canederli l'ho aggiunto solo come guarnizione finale.


Per i canederli

300 gr di pane raffermo tagliato a dadini di circa 1 cm
200 ml di latte intero
2 uova
40 gr di parmigiano grattugiato
200 gr di formaggio primo sale
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
1 cucchiaino di sale
1 pizzico di sale
1 spolverata di noce moscata
1 cucchiaio di farina
pangrattato (solo se necessario)
 
Tagliare a dadini il pane e metterlo in una terrina capiente.
In una ciotola battere leggermente latte e uova (entrambi a temperatura ambiente): versare il liquido sul pane e mescolare bene lasciando riposare per almeno 20 minuti, mescolando di tanto in tanto in modo che tutti i dadini siano ugualmente bagnati dal liquido.
Tagliare i l formaggio a pezzetti molto piccoli.
 
 
Aggiungere al pane il parmigiano, il prezzemolo, il sale, il pepe e la noce moscata, quindi i formaggi. Mescolare velocemente ed in ultimo aggiungere la farina.
Impastare bene pressando e amalgamando bene gli ingredienti.
 
 
 
Come ha suggerito Monica (santa donna! meno male che ci hai dato la dritta!!) ho fatto la prova a formare il primo canederlo: una volta tuffato nel brodo caldo si è slegato! Così ho aggiunto un po' di pangrattato per legare meglio il composto.
Con le mani inumidite formare delle polpette di circa 4 cm
 
 
 e tuffarle 4 per volta nel brodo che sobbolle.
 
Quando i canederli verranno a galla, dopo circa 5 minuti di cottura, tirarli fuori.
 Dovranno presentarsi morbidi ma ben compatti
 
 
 Adagiarli sul macco di fave.
Servire subito!