giovedì 22 settembre 2016

Gnocchi di zucca in salsa di scalogno, rigorosamente nichelfree!



Mai come questa volta ho penato, sudato le fatidiche sette camicie, sdilliriato (che nel vocabolario siciliano-italiano più o meno si traduce con "imprecato"!!), pronta a mandare a quel paese il tentativo di fare gli gnocchi. E dire che quelli di patate cacio e pepe sono stati una passeggiata...e dire che ho il permesso di sostituire ed eliminare ciò che mi è vietato mangiare.. (v. allergia al nichel).
Il primo tentativo di sostituzione delle patate... beh...quello si è trasformato in tante ottime frittelle.... e il secondo tentativo, un enorme gnoccolone che sembrava piuttosto un mango, è stato consumato in religioso silenzio dalle mie cavie consce della mia frustrazione. Ma io sono cocciuta come un mulo, a volte pregio a volte difetto, questa volta pregio perché finalmente il terzo tentativo mi ha pienamente soddisfatta. 





Certamente cucinare senza spezie, senza aromi che fanno ricco qualsiasi piatto non è semplice, bisogna sempre cercare qualcosa che gratifichi il palato pur mantenendo l'armonia d'insieme. E allora ecco i miei gnocchi fatti con la mia adorata zucca, ripieni di asiago, serviti con una salsa di scalogno e guarniti di crudo caramellato. Per le dosi mi sono attenuta rigorosamente a quelle date dalla nostra Annarita nel suo post che conserverò gelosamente perché è davvero imperdibile. 
Con questa ricetta partecipo con vera soddisfazione alla gara 59 di MTC







Ingredienti per gli gnocchi per 4 persone

600 g di zucca
130 g di farina
50 g di parmigiano reggiano
1 uovo
sale
pepe


Per il ripieno

100 g di Asiago dop

Private la zucca della buccia e dei semi, tagliatela in piccoli pezzetti e passate al microonde a 650w: consiglio di procedere 30" per volta fino a cottura.
Passate la zucca, aggiungete gli ingredienti e amalgamate per bene.
Tagliate a cubetti l'Asiago.
Mettete a bollire una pentola capiente con acqua e sale. 
Aiutandovi con un cucchiaio prendete un poco di impasto e adagiatelo nell'incavo della mano, inserite uno o più cubetti di Asiago e chiudete con un altro poco di impasto.




 Formate una pallina e se occorre cospargete con farina di riso che, come ci dice Annarita si scioglierà in acqua ed eviterà di rendere colloso lo gnocco. 
Quando l'acqua sarà giunta a bollore gettate gli gnocchi e lasciate cuocere per circa 5 minuti (dipenderà dalla dimensione che avrete dato ai vostri gnocchi).
Tirateli su con una paletta bucata e condite subito



Per la salsa allo scalogno


5/6 scalogni grossi
2 cucchiai da tavola di brandy
1 noce di burro
sale
pepe bianco
acqua q.b.

Mondate gli scalogni, tagliateli sottilissimi e metteteli in una padella larga coperti d'acqua e stufate a fiamma bassa. Quando saranno praticamente sciolti aggiungete il brandy e sfumate a fiamma alta. Aggiungete il burro che servirà per legare la salsa, salate, pepate e spegnete.

Per il prosciutto caramellato

3 fette di prosciutto crudo
50 g d'acqua
25 g di zucchero
pepe 


Fate bollire l'acqua con lo zucchero fino ad ottenere lo sciroppo.
Tagliate il prosciutto a striscioline larghe mezzo cm e lunghe 5.
In una padella antiaderente già calda fate asciugare il grasso  ma senza friggere. Passate le striscioline su carta assorbente e intingetele poi nello sciroppo. 
Adagiatele su carta forno, pepate e passate in forno a 180° per 2/3 minuti.


Condite velocemente gli gnocchi e guarniteli con le striscioline di prosciutto.  Servire subito






giovedì 15 settembre 2016

Gnocchi cacio e pepe rivisitati






Un po' come ai tempi di scuola eccoci tornare fra i fornelli che, diciamocelo, un po' sono come un banco: si prova e si riprova, poi si corre a ripassare la lezione e si ascolta il maestro che corregge i nostri errori. La differenza è che ricominciare le sfide di MTChallenge ci rende eccitatissimi come credo non siamo stati mai in età scolare! C'è una Preside che neanche alla Bocconi...una amministrazione/redazione che non ha eguali e poi ci siamo noi, chi all'asilo chi già avanti alle medie e anche più: ma di certo ognuno di noi seguito come se fosse l'unico iscritto. E si ricomincia in allegria dal momento che la sfida di settembre è dedicata agli gnocchi e come si dice "ridi ridi che la mamma ha fatto gli gnocchi" e ai pranzi della domenica. Penso che nel cuore di ognuno di noi ci sia un ricordo legato a questo piatto: per me gli gnocchi sono legati a nonna Alba. Seduta lì al tavolo della cucina, con fare veloce e sicuro, tirava fuori quelle meraviglie e io non ho potuto non pensare fra me e me, mentre preparavo questi per la sfida, che i miei non sono assolutamente paragonabili ai suoi
Ma veniamo alle cose serie! La nostra Annarita, vincitrice della gara precedente con la sua splendida pizza, ci guida nella conoscenza dei vari tipi di patata e del loro uso e poi ci fa conoscere tutti i trucchi per ottenere uno gnocco a regola d'arte, non colloso e che prenda bene il condimento. Ho scelto di condire i miei gnocchi un po' come se fosse una cacio e pepe ma in chiave sicula, se mi passate il termine: al posto del pecorino romano (che dopo aver gustato ampiamente questa estate non riesco proprio a comprare qui perché non c'è paragone) ho usato un nostro cacio tipico, il pepato fresco, un formaggio molto saporito ma non dal gusto "eccessivo" che presenta dei caratteristici grani di pepe nero nella sua pasta.




Per tutto il procedimento e le dosi mi sono attenuta religiosamente a quanto proposto da Annarita che riporto qui di seguito.
Per motivi di allergia ho potuto solo assaggiare il risultato ma le mie cavie mi son sembrate più che soddisfatte.
Con questa ricetta dunque partecipo alla gara n. 59 





Ingredienti per 4 persone

Per gli gnocchi

600 g di patate vecchie
180 di farina 00
sale

Lavate le patate e mettetele intere e con la buccia in acqua fredda. Scegliere patate delle stesse dimensioni in modo da avere una cottura uniforme. Dopo circa 30/40 minuti (dipende dalla pezzatura) saranno pronte. Potete anche usare la pentola a pressione dimezzando i tempi. 
Appena pronte scolatele e privatele della buccia. Passatele al passaverdure o alo schiacciapatate direttamente sul piano da lavoro. Allargate le patate schiacciate con un tarocco in modo da far uscire tutto il vapore residuo. A questo punto aggiungere il sale e la farina poco per volta e iniziare a impastare. E' bene impastare il meno possibile altrimenti gli gnocchi diventeranno duri. La farina dovrebbe essere il 25%-30% rispetto alle patate ma può dipendere da molti fattori.
Meno farina richiedono le patate meglio è, gli gnocchi saranno più morbidi. Una volta formata una pagnotta tagliatene dei pezzi con i quali ricavare dei filoncini che allungherete con le mani, facendoli roteare sulla spianatoia fino allo spessore di circa 1,5 cm poi tagliateli in gnocchi di circa 2 cm. Passate ogni gnocco sui rebbi di una forchetta, esercitando una certa pressione farli scorrere verso dal basso verso l'alto oppure usare uno riga gnocchi, in questo modo assumono la caratteristica rigatura e si formerà l'incavo che accoglierà il sugo. 
Non li infarinate troppo altrimenti risulteranno appiccicosi; eventualmente usate farina di riso che si scioglierà completamente nell'acqua di cottura



Cuocerli subito in acqua bollente salata pochi alla volta, appena risalgono in superficie sono pronti per essere conditi con il sugo.


Per il condimento

200 g di pepato fresco
pepe nero

Private il pepato dei grani di pepo e grattugiatelo; parte del pepe resterà comunque polverizzato e attaccato alla pasta del formaggio ma se sarà necessario potete aggiungere dell'altro pepe nero polverizzato al momento. 
Grattugiate e aggiungete un poco di acqua di cottura degli gnocchi miscelando velocemente in modo da ottenere una crema morbida.

Scolare gli gnocchi e condirli con la crema. Grattugiare ancora un poco di pepato e servire subito



domenica 11 settembre 2016

Involtini di tacchino con melanzane e salvia

Un secondo veloce, sfizioso e leggero. Per fare questi involtini ho usato dei petti di tacchino che rispetto al pollo ha una carne meno "asciutta" e quindi durante la cottura non rischia di divenire secca.

Ingredienti per 4 persone

350 g di petti di tacchino
2 fette di melanzana fritte
100 g di formaggio a pasta morbida
qualche foglie di salvia
sale
pepe
1 scalogno
3 cucchiai di olio e.v.o.
1/2 bicchiere di Marsala

Tagliate a dadini le fette di melanzane. 
Distendete le fette di tacchino sul piano da lavoro e se troppo spesse usate il batticarne. Disponete sul tacchino le fette di formaggio e i tocchetti di melanzana.



 Arrotolate con cura e chiudete con stuzzicadenti inserendo in uno di questi la foglia di salvia.
Fate dorare lo scalogno e quindi adagiate gli involtini cuocendo a fuoco moderato per circa 10 minuti. Salate, pepate e aggiungete il Marsala continuando la cottura per altri 5 minuti a fiamma vivace. 
Servite ben caldi!



martedì 6 settembre 2016

Vaso autunnale

Da sempre subisco il fascino degli alberi, delle loro foglie e dei loro rami intricati. Se poi arriva l'autunno e tutto si tinge dei suoi incredibili colori allora non resisto e devo immortalare quel che vedo. Questo vaso trae ispirazione da un lavoro dell'inarrivabile Patrizia Arvieri a cui ho dato la mia interpretazione.







Ocra 
Giallo
Rosso Pompadour
Nero
Grigio

4 cotture