domenica 31 maggio 2015

Tacchino in agrodolce


Ricetta ottima sia in inverno che d'estate, particolarmente indicata per un buffet rustico.
Certamente la prima volta che l'ho assaggiato è stato un trauma....la signora che diede la ricetta a mia mamma "sbagliò" dosi di zucchero e praticamente mangiammo un tacchino caramellato a dir poco immangiabile: è sempre rimasto il dubbio che fosse un lapsus o uno scherzetto voluto!!




Ingredienti per 4 persone

4 cosce di tacchino piccole (o 2 grandi) disossate e tagliati a cubetti grossi
30 g di burro
1 cucchiaio di olio evo
1/2 bicchiere di vino bianco
200 g di olive verdi private del nocciolo
1 carota
1/2 cipolla
1 spicchio d'aglio

Pulire la carota la cipolla e l'aglio, tritarli finemente, mettere in un tegame con un filo d'olio e rosolare a fiamma bassa. Quando il composto sarà dorato aggiungere il tacchino con il burro e l'olio rosolando da tutti i lati; salate, pepate, irrorate col vino, aggiungete le olive e continuate la cottura a fuoco moderato coprendo il tegame.

Per la salsa

1 cucchiaio di farina 00
3 cucchiaini di aceto bianco
3 cucchiaini da the di zucchero
30 g di burro
1 cucchiaio di pinoli
1 cucchiaio di uvetta
sale
pepe


Nel frattempo sciogliere lo zucchero in un dito d'acqua bollente.
Fate sciogliere il burro in un tegame ed aggiungete la farina a pioggia mescolando con un cucchiaio di legno: quando si sarà brunita aggiungere a filo l'aceto e lo sciroppo di zucchero, sino ad ottenere una salsa mediamente densa.
Togliere dal fuoco ed aggiungere l'uvetta e i pinoli.
Versare sul tacchino ancora caldo e servire.





sabato 30 maggio 2015

Cotolette di pollo in agrodolce

Ci sono ricette che inevitabilmente ti riportano indietro con i ricordi e si legano per sempre con qualcuno che è importante per te. Questo piatto in particolare è legato ad una carissima amica dei miei genitori: la signora Cettina. Devo fare una piccola parentesi raccontandovi le origini dell'amicizia che li lega: ormai più di 20 anni fa papà passò un momento che definirei più che buio...di quei momenti che stravolgono la vita di chi li passa e di chi sta accanto. Non c'era proprio modo di farlo uscire da quel vischioso e infido malessere che assale l'anima. Ma ancora una volta fu lui stesso a sorprendere tutti: un giorno prese l'elenco telefonico ed il telefono e iniziò a contattare gli ex compagni di classe di liceo. Considerando che erano passati quasi 50 anni non fu impresa facile ma divenne uno scopo per cui alzarsi al mattino e portò emozioni e soddisfazioni nel momento in cui le ricerche avevano successo.
si rividero di li a poco festeggiando i 50 anni dal diploma e non si lasciarono più. Per quasi 20 anni si videro almeno una volta a settimana condividendo la passione per la musica e per la poesia concludendo sempre con una bella cena.
Ecco, fra tutti questi "compagni delle D" (come si definirono) alcuni di certo sono entrati prepotentemente nella mia vita: ci fu chi mi stimolò e mi spinse a conoscere il mondo della porcellana, chi mi spinse ad aprire il mio laboratorio, chi condivise con me l'amore per l'arte. Insomma d'improvviso la cerchia degli "zii" si allargò a dismisura. Fra questi di certo la signora Cettina ha avuto un ruolo importante...grande donna di cultura e grande cuoca.
Questo piatto lo preparò una sera d'estate e lo dedico a tutte queste splendide persone che ho avuto la fortuna di conoscere, a quelli che ormai non ci sono più e a quei pochi che ancora ricoprono di affetto i miei genitori








Ingredienti per 16


1 kg di fettine di petto di pollo
6 grosse cipolle bianche
2 tazzine da caffè di vino rosso
2 tazzine di aceto bianco
2 tazzine di acqua
2 cucchiai di zucchero
4 uova
farina 00 per impanare le fettine
100 g di pinoli
100 g di uva passa
sale
pepe
olio evo

Battere leggermente le uova, passarvi le fettine e quindi impanarle e friggerle.
Far appassire le cipolle tagliate sottilissime in un tegame coperto; a metà cottura aggiungere la miscela di aceto, vino e acqua in cui avrete sciolto lo zucchero. Continuare la cottura fino ad ottenere un composto morbido e cremoso ed infine aggiungere i pinoli e l'uvetta.
adagiare le fettine di pollo sul piatto da portata e ricoprire con il composto. Un piatto ottimo sia caldo che a temperatura ambiente

martedì 19 maggio 2015

Gratin di patate , acciughe e finocchi di Giulietta

E arriva maggio con i suoi colori, il tepore della primavera....i pollini...e si avvicina la prova costume... gli abitini corti e le diete...
arrivano ma mi fanno un baffo! Perché alla buona tavola non si rinuncia e se poi si entra nel turbillon del Reciptionist di Flavia beh allora non solo non ci pensi alla prova costume ma si inizia a pensare con commiserazione a chi lo fa e ci perde il sonno. Questo mese è la volta di Giulietta e del suo blog, se cucino sorrido. E direi che il sorriso viene anche a chi inizia a leggere le sue ricette! Davvero scelta imbarazzante...alla fine ho optato per un piatto particolarmente appetitoso che ha accontentato i palati di tutta la famiglia.





con questa ricetta partecipo al Recip di maggio
Le vostre ricette di Maggio

Ingredienti per 4 persone


1 cipolla media
4/5 patate medie
1 finocchio
15 filetti di acciughe salate
2 uova
200 ml di latte
parmigiano
olio
sale
pepe
burro per la teglia


Preriscaldare il forno a 200°.
Pulire e tagliare sottilmente la cipolla ed il finocchio; tagliare a julienne le patate.
Pulire e tritare grossolanamente le acciughe. 
In una padella far appassire la cipolla ed il finocchio con un filo d'olio. Aggiungere le patate e rosolarle ed unire il trito di acciughe e una spolverata di pepe.
Quando le patate saranno appena leggermente più morbide, versare il contenuto della padella, in una pirofila da forno preventivamente imburrata.
Al latte tenuto a temperatura ambiente, unire le uova sbattute leggermente, un pizzico di sale, una spolverata di pepe e una manciata di parmigiano. Versare il composto nella pirofila, spolverare la superficie con altro parmigiano ed infornare per 25/30 minuti, sin quando il composto di latte ed uova sarà rappreso e le patate cotte. Servire dopo qualche minuto di riposo..

domenica 17 maggio 2015

Spaccatelle con pomodoro verace e alici







Credo che questa sia a tutt'oggi la sfida più infida di tutte....eh si perché la regola che le cose apparentemente semplici sono in realtà le più difficili da realizzare vale ovunque. Vale per il mio mondo, la porcellana, dove il decoro più semplice richiede più attenzione e precisione di uno ricco di particolari e vale senz'altro per ogni altro campo artistico, mondo culinario compreso. Così per giorni mi sono concentrata, ho letto e riletto tutto ciò che Paola ha scritto...pure durante le mie notti insonni (a dir la verità io dormirei beatamente ma la felina ha deciso di no!!)....poi qualche giorno fa sono andata in campagna e mentre davo un po d'acqua alle rose assetatoe ecco che mi sento chiamare:"signora...signora". Era il signor Michele, un vecchietto alla buona e gentile, uno di quelli "antichi" ossequioso e  generoso che abita li di fronte....mi avvicino e mi porge un cestino di vimini (neanche a dirlo intrecciato da lui). Direi che è una di quelle scene che si ripetono con puntualità e che rendono la mia campagna una fonte di solide certezze, di riti che scandiscono il tempo come se in fondo questo non esistesse proprio. Ebbene nel cesto c'erano i "pumi" coltivati da lui e le uova delle sue galline. "I lassassi stari nna para ddi ionna"  che per i non siculi più o meno equivale a " non li consumi per un paio di giorni".
Ora non chiedetemi che tipo  di pomodori siano, non sono sammarzano o pachino...a voi basti sapere che sono del signor Michele,che non usa niente altro che le sue mani e un po d'acqua per farli venir su. Da qui in poi la mia ricetta ha cominciato a prendere forma...proprio dalla sicilianita' del suddetto vicino...e così ho pensato alle alici e ai capperi (a proposito:questi che ho usato arrivano da Linosa regalo della mia amica Margherita...ma questa è tutta un'altra storia. ..).


Con questa ricetta partecipo a MTC di maggio




Ingredienti per 4 persone


320 gr di spaccatelle 
200 gr di alici deliscate
400 gr di pomodori 
1 spicchio d'aglio 
1/2 cucchiaio di capperi sotto sale
pangrattato
sale 
pepe
olio evo 

Lavare accuratamente i pomodori e buttarli in acqua bollente lasciandoli sul fuoco per circa dieci minuti. Scolarli e pri
varli della buccia mentre sono ancora caldi  (si deve pur soffrire un poco !!).


Tagliarli a pezzetti grossolani. 
Lavare e tagliare a striscioline le alici, passarle nel pangrattato.
Lavare velocemente i capperi in acqua tiepida per togliere l'eccesso di sale.
In una padella rosolare leggermente lo spicchio d'aglio in abbondante olio. Aggiungere i pomodori le alici e i capperi. Lasciar cuocere a fuoco moderato per circa 10 minuti. Salare e pepare.

A questo punto metter su l'acqua per la pasta e cuocere le spaccatelle per metà del tempo di cottura, 4  minuti circa. Tirar su le spaccatelle e versare nella padella continuando la cottura.Servire subit spolverata a piacere con pangrattato appena tostato. 

sabato 2 maggio 2015

Tarte zucchina e ricotta

E poi puntuale arriva il 1 di maggio e porta con sé il desiderio irrefrenabile di stare all'aria aperta, al sole possibilmente, ed anche mosche e moscerini arrivano quasi a farti simpatia dopo mesi di vita al chiuso! Quest'anno il mio 1 maggio è trascorso sereno in ottima compagnia e ospite di casa Lenz-Greco dove l'ospitalità è  un'arte, dove non ti senti "ospite" ma a casa, dove trovi sempre il calore italiano di Patrizia e l'eleganza e la discrezione più british che Usa di John. A loro il mio grazie per la bella giornata e qui di seguito la ricetta della tarte che ho portato da loro. 



Per la brisee 

http://nelfornodimarina.blogspot.it/2015/03/mini-tarte-ai-sapori-di-sicilia.html?m=1

Per la farcitura

500 g di zucchine
150 g di ricotta
150 g di prosciutto cotto 
50 g di parmigiano grattugiato 
3 uova + 2 tuorli
1/2 cipolla dorata
1 filo d'olio evo 
sale
pepe
noce moscata

Mettere la ricotta a colare per tutta la notte usando un tulle.
accendere il forno modalità ventilata a 190 gradi.
Pulire,lavare e tagliare a rondelle le zucchine. Rosolare leggermente la cipolla, aggiungere le zucchine e cuocere per dieci minuti. 
Tagliare a pezzetti grossolani il prosciutto.
Lavorare le tre uova più un tuorlo con le fruste e quindi incorporare la ricotta, il parmigiano, il sale, il pepe e quindi spolverare il composto con un po di noce moscata.
Foderare una teglia con la pasta brisee, bucherellare il fondo con una forchetta e ricoprire con il composto. Rigirare i bordi della pasta verso l'interno. Infornare per circa 25 minuti