Ora non chiedetemi che tipo di pomodori siano, non sono sammarzano o pachino...a voi basti sapere che sono del signor Michele,che non usa niente altro che le sue mani e un po d'acqua per farli venir su. Da qui in poi la mia ricetta ha cominciato a prendere forma...proprio dalla sicilianita' del suddetto vicino...e così ho pensato alle alici e ai capperi (a proposito:questi che ho usato arrivano da Linosa regalo della mia amica Margherita...ma questa è tutta un'altra storia. ..).
Con questa ricetta partecipo a MTC di maggio

Ingredienti per 4 persone
320 gr di spaccatelle
200 gr di alici deliscate
400 gr di pomodori
1 spicchio d'aglio
1/2 cucchiaio di capperi sotto sale
pangrattato
sale
pepe
olio evo
Lavare accuratamente i pomodori e buttarli in acqua bollente lasciandoli sul fuoco per circa dieci minuti. Scolarli e pri
varli della buccia mentre sono ancora caldi (si deve pur soffrire un poco !!).
Tagliarli a pezzetti grossolani.
Lavare e tagliare a striscioline le alici, passarle nel pangrattato.
Lavare velocemente i capperi in acqua tiepida per togliere l'eccesso di sale.
In una padella rosolare leggermente lo spicchio d'aglio in abbondante olio. Aggiungere i pomodori le alici e i capperi. Lasciar cuocere a fuoco moderato per circa 10 minuti. Salare e pepare.
A questo punto metter su l'acqua per la pasta e cuocere le spaccatelle per metà del tempo di cottura, 4 minuti circa. Tirar su le spaccatelle e versare nella padella continuando la cottura.Servire subit spolverata a piacere con pangrattato appena tostato.
Il siculo per me e'ancora una lingua ignota!... I lassassi perdere mi fa morire... Però se sono serviti a far uscir fuori questo piatto ... Ringrazia il signor Michele!
RispondiEliminaAhahahahah sarà pure una lingua "oscura" ma imperdibile come tutti i dialetti!
EliminaAhahahahah sarà pure una lingua "oscura" ma imperdibile come tutti i dialetti!
EliminaIl profumo della Sicilia arriva fin qui, come riesco a sentire la voce del Sig. Michele che ti dice di conservare per qualche giorno quei pomodori. Un piatto di spaghetti al pomodoro è capace di suscitare tante emozioni :) Trovo particolare il passaggio delle alici nel pangrattato. Una sorta di, correggimi se sbaglio, bavette con l'anciove, giusto? Me le ricordano molto, anche se sono assenti in questo caso pinoli e uvetta. Complimenti e grazie mille :)
RispondiEliminaSì esatto Paola, direi una versione soft r a modo mio della mitica pasta alla palermitana. Ma con tanto odor di Sicilia!
EliminaSì esatto Paola, direi una versione soft r a modo mio della mitica pasta alla palermitana. Ma con tanto odor di Sicilia!
EliminaBuongiorno....qualcosa mi dice che al momento chi convive con te ( escluso il gatto..a meno che non abbia potuto godere di un paio di alici fresche)..è molto felice e grato della cosa :D
RispondiEliminaSì. ..in effetti Papu è grata! E pure il resto della compagnia!
EliminaSì. ..in effetti Papu è grata! E pure il resto della compagnia!
EliminaElogio della semplicità,potrebbe essere il titolo di questo post, che ci parla di un ritorno all'essenziale,a quei pomodori che neppure hanno il nome,ma sono definiti dal lavoro del contadino e dalla loro bontà. Era l'aspetto più difficile di questa gara, trovare una semplicità che emozionasse-e tu gli hai dato forma, in questo post e in questo piatto, con quella capacità di cogliere il segreto di ciò che ti sta attorno e di dargli voce-che è squisitamente tua. Bravissima...
RispondiEliminaFelice di esser riuscita a far comprendere tutta la poesia e le emozioni di un semplice gesto!
RispondiEliminaquesta pasta trasmette gioia, calore e poi i pumi del signor Michele uniti alla tua fantasia fanno la differenza!
RispondiEliminaPer me la cucina è gioia! Grazie Helga!!
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